Il piazzaiolo e dibattito politico

La qualità di un dibattito

Ho pubblicato questo testo su facebook, ma penso che una versione più dettagliata ne possa valere la pena, se non altro per poter mettere più link, e approfondire il punto di ciò che rende un dibatito (politico o su altre questioni) di qualità.

Sono partito dai complimenti a Franco Cavalli, probabilmente, il Ticinese più stimato dalla comunità scientifica internazionale, e citato l'articolo de laRegione che annuncia il suo riconoscimento da parte della Società Americana di Oncologia.  Assieme a questo ho pubblicato una foto di Franco Cavalli alla manifestazione a Bellinzona Sabato 20 gennaio 2024, contro il preventivo del Cantone che  prevederva severi tagli nei Servizi pubblici, in particolare insegnamento , sanità e assistenza agli Anziani, e sussidi casse malati .

I partecipanti alla manifestazione furono denominati «piazzaioli» sul Corriere del Ticino, termine che mi scioccò, come in seguito mi sciocccò la scelta delle fotografie scelte per illustrare il movimento di protesta, qui sopra. Il Corriere del Ticino, che peraltro leggo regolarmente per informarmi sui punti di vista dei suoi giornalisti, ha di nuovo scelto una foto che riprendeva Pierre-Yves Maillard ed altri del Comitato per ial 13a AVS con espressioni svantaggiose, quelle foto che normalmente scartiamo perchè non ci piacciono.
Si tratta di una "strategia del discredito" (rimando al il libro di Michela Murgia: "Istruzioni per diventare fascisti”, recensito in questo sito e sul sito di ForumAlternativo), che dobbiamo considerare indegna di una stampa di qualità, attenta ai contenuti e alla forma di un dibattito, e che dobbiamo smascherare.

In positivo, però cosa segnala la qualità (e l'educazione) di una dibattito?

Vi sono tre punti di forma attribuiti al filosofo politico Daniel Dennett (dettagliati su questo sito), che devo, come tanto altro a mia moglie Samia ,  un'altra "piazzaiola");  dovresti:
1) esporre “… esporre il punto di vista dell’altro nella maniera in cui lui stresso vorrebbe farlo se ne fosse capace” (o essere mostrato nelle foto che lo rappresentano).
2) elencare i punti di accordo
3) elencare quello che hai imparato dal tuo avversario

A questi aggiungo, per la sostanza,  la separazione dei fatti (sui quali non può esistere un disaccordo), dall'interpretazione dei fatti, e dai valori (e su entrambi può esserci disaccordo), attribuita a Hannah Arendt.

E per una versione umoristica sul tema del dibattito, rimando all’argument clininc dei Monty Pythons.
(in fondo alla pagina wikipedia si trova il link allo sketch in teatro, la migliore performance, ne vale la pena)


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